Esplora l'incredibile mostra di arte contemporanea al Chiostro del Bramante di Roma, prorogata fino al 25 Agosto 2019.
Questo è un sogno o è la realtà?
Cosa si prova a vivere l'esperienza di in:consci sogni profondi, solo camminando attraverso di essi, con gli occhi aperti?
La mente umana sente queste (e più) domande quando attraversa la soglia d'ingresso del Chiostro del Bramante a Roma e si avvicina alla meravigliosa mostra 'Dream. L'Arte incontra i Sogni', curata da Danilo Eccher, e prorogata (fortunatamente) fino al 25 Agosto 2019. Non perderla!
Sogno. Desiderio. Fantasia. Paura. Magia. Simbolo. Rispecchiamento. In:cognito. Percezione. Scoperta. Rivelazione. Emozione.
Dream rappresenta un viaggio all'interno di microcosmi personali, emozioni profonde e poetica dell'anima, per connettere il proprio sé, la mente sub:conscia e le proiezioni oniriche verso la carica delle opere contemporanee.
Con la loro essenza da sogno e sur:reale, le installazioni d'arte e i lavori contemporanei si susseguono uno dopo l'altro, attraverso corridoi e stanze, mixando luci ipnotiche, ombre liquide scure, suoni amniotici, disegni contrastanti, sfumature di colore discreto, aspetti intriganti.
Ogni opera acquisisce maggior profondità grazie a Le voci del sogno, quattordici poemi e storie specificatamente scritte per questa mostra dallo scrittore, sceneggiatore e direttore Ivan Cotroneo, e narrate appassionatamente da attori come Valentina Cervi, Matilda de Angelis, Marco Bocci, Giuseppe Maggio, Alessandro Preziosi, Isabella Ferrari, Cristiana Capotondi.
Per condurre lo spettatore verso i vasti territori dell'emozi:on_e in:conscia.
Per aprirsi alla lucida magia ir:reale, dove spazio e tempo si fermano.
Per fermarsi, ri:partire, vivere sogni personali e camminare nelle paure e nei desideri.
Per disegnare e respirare una nuova dimensione.
Entrata. L'itinerario della mostra comincia con una pacifica video-installazione di Bill Viola immersa nell'oscurità, chiamata 'Sharon', in cui la protagonista trattiene il respiro coraggiosamente nell'ignoto, nella spirituale acqua purificatrice.
Muovendosi nella stanza successiva, le opere di Giovanni Anselmo e Mario Merz, rispettivamente chiamate 'Mentre la terra si orienta' e 'Foresta con video sul sentiero', sono posizionate per rappresentare la direzione e la determinazione simbolizzata dalla bussola, mentre elementi di sterpaglia evocano la coesistenza degli opposti. Inoltre, Christian Boltanski crea curiosità con la sua stanza installazione, 'Le Théâtre d'ombres', dove onirici giochi di luce + ombra / interno + esterno rispecchiano lo (s)velato mondo emozionale, fatto di illusioni e riflessioni e realtà ri:scoperte.
L'itinerario lascia la sua oscurità per entrare in una stanza più illuminata, con 'Suspended Tree' di Henrik Håkansson, un'ode alla protezione, al presente e ad aspirazioni personali future; 'Enteric' di Kate MccGwire, una scultura misteriosa e leggera di una creatura dark, sensuale, ricoperta di piume dark, che si attorciglia e si rigira nella stanza; 'Without Space. Without Body. Without Time' di Wolfgang Laib, con la sua rappresentazione di una casa come sé e protezione;
'Untitled' di Anish Kapoor, una scultura imponente fatta di venoso alabastro color vermiglio, inteso come una espressione di emozioni, pensieri, sentimenti e senso d'infinità; 'Il carro del sole' e 'Saltafossi' di Claudio Costa, un mix sensibile di mitologia e realtà in concettuali sculture in legno, ferro e osso.
Stanza successiva. La magia pura è regalata dall'installazione contemporanea chiamata 'Light is Time' di Tsuyoshi Tane. Sotto un suono surreale in background, 80.000 piastre metalliche fluttuano gentilmente nell'oscurità, danzando impercettibilmente nello spazio, come stelle che svolazzano libere e creano una poesia visiva di pioggia dorata, portando con sé simboli di tempo ricalibrato, mistero, ricerca dell'essenza, nuovi orizzonti.
E parlando di stelle sognanti, esse restano le protagoniste di 'Untitled', un ammirevole dipinto di Anselm Kiefer che cattura emozioni, fascino, memoria che circondano il corpo umano dormiente.
Inoltre, 'data.tron [WUXGA version]', una installazione da muro digitale creata da Ryoji Ikeda, con i suoi codici e numeri di programmazione computer che cambiano costantemente, e creano patterns e simbolismi legati al ritmo di un battito cardiaco frenetico ed emotivo, lasciando viaggiare l'occhio nello spazio e nel tempo, incontrollabilmente.
L'itinerario connette il piano terra con quello superiore dall'esposizione di un lavoro fatto specificatamente in loco da Alexandra Kehayoglou chiamato 'What if all is', una protettiva caverna nel tempo del sogno realizzata in lana, ricca di toni naturali, che si trasformano man man che si sale, in toni terrigeni e verdi brillanti. Il significato di protezione e di salita delle scale riconnette a un senso di fiducia, ignoto, curiosità, calore, dall'illusione alla realtà (?), come un tempio interiore spirituale all'interno degli esseri umani.
Fuori dalla caverna. Luce!
Una intera stanza adibita a installazione chiamata 'Untitled' , creata da Peter Kogler, che trasporta gli in visioni distorte, linee intricate, disorientando la razionalità attraverso l'ignoto, la vertigine, il labirinto, immerso in sognanti live misteriose, silenziose, curve, infinite.Perdersi come espressione di ritrovarsi di nuovo, come parte fondamentale dell'esistenza.
Luigi Ontani, crea invece una stanza colorata fatta di elementi mitologici e maschere piene di simbolismi, che si traducono in tratti della personalità che si coprono e si nascondono, in un lucido stato surreale.
La stanza seguente è disposta come una installazione dark futuristica chiamata 'Time Sky' realizzata da Tatsuo Miyajima, dove il soffitto è interamente coperto da numeri analogici luminosi color blu elettrico, che possono essere osservati da sdraiati. 1. 2. 3. 4. 5...Numeri come stelle, ordine, suggerimenti, dal sogno alla realtà nella mente inconscia. E dopo, Ettore Spalletti con la sua minimalistica 'Carta velata', lascia che l'occhio si riempia di pace, quieta atmosfera, toccando le corde dell'anima dal baby blue al bianco lattiginoso. Da uno stato di trance alla sensazione di risveglio.
La mostra raggiunge il suo apice con l'opera finale di James Turrell, 'Sensing Thought', dove un pannello centrale in una stanza serena porta la sua attenzione sulle sfumature impercettibilmente in continua evoluzione, dal giallo all'arancio e verde, creando una parata di risveglio.
Uscita. Luce. Nuova Energia. Calma. Verso l'Infinito. Essenza.
Dal sogno alla realtà.
O viceversa (?).
Si, siamo sognatori!
Per maggiori informazioni, visita il Chiostro del Bramante.
Un ringraziamento speciale al Chiostro del Bramante, Sig. Raffaele Brancato
Photo credit: Alessandra Fanizzi
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